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Lo Scurolo: la Cripta di San Carlo Borromeo nel Duomo di Milano è stata restaurata

  • Ottobre 31, 2023
  • 8 min read
Lo Scurolo: la Cripta di San Carlo Borromeo nel Duomo di Milano è stata restaurata

Il Duomo di Milano, con le sue guglie affilate che si stagliano nel cielo della città, non è solo un simbolo architettonico, ma un tesoro di storie e tradizioni che risalgono a secoli fa. Tra le gemme nascoste di questo monumento emblematico, lo Scurolo di San Carlo Borromeo occupa un posto di rilievo, essendo la dimora eterna del copatrono dell’arcidiocesi di Milano. La cripta, con la sua atmosfera solenne e sacra, ha servito come luogo di preghiera e meditazione per innumerevoli fedeli attraverso i secoli.

Recentemente, questa sacra cripta è stata sottoposta a un’importante fase di restauro, un intervento tanto necessario quanto rispettoso della sua storica sacralità. Gli effetti del tempo, insieme all’usura naturale, avevano offuscato la bellezza originale dello Scurolo, rendendo imperativo un intervento di ripristino. Grazie al restauro, oggi lo Scurolo di San Carlo Borromeo risplende di nuova luce, pronto a accogliere sia i fedeli che i visitatori nella sua atmosfera ricca di storia e spiritualità.

Il restauro, fortemente voluto dalla Veneranda Fabbrica e dal Capitolo Metropolitano di Milano, ha visto la collaborazione di esperti del settore che hanno lavorato con dedizione e maestria per ridare al luogo il suo antico splendore. Il processo di restauro, che ha richiesto l’impiego di tecniche avanzate, ha permesso di risolvere i problemi di ossidazione, abrasione e tarlatura che affliggevano le preziose superfici decorative dello Scurolo, restituendo al luogo una bellezza che sembra sfidare il tempo.

Con la riapertura dello Scurolo, il Duomo di Milano continua a essere non solo un punto di riferimento architettonico, ma anche un luogo vivente di fede e tradizione, che lega insieme il passato, il presente e il futuro della città. Il rinato Scurolo di San Carlo Borromeo invita ora fedeli e visitatori a esplorare una parte fondamentale del patrimonio spirituale e culturale milanese, in un viaggio che attraversa secoli di storia e devozione.

L’intervento di restauro della Cripta di San Carlo Borromeo

Il percorso di rinnovamento dello Scurolo di San Carlo Borromeo è stato un viaggio meticuloso e attento alla riscoperta della sua originale maestosità. Il cuore del restauro ha riguardato le superfici decorative dello Scurolo, che nel tempo erano state velate da secoli di polveri e sporcizia. Gli argenti, una volta lucenti, erano talmente ossidati da sembrare quasi d’ebano, mentre le tappezzerie, arricchite da filati d’oro e d’argento, mostravano segni evidenti di usura e abrasione.

La sfida principale del restauro era quella di mantenere l’essenza storica e sacra del luogo, pur restituendo le sue qualità estetiche e artistiche. Un team di professionisti esperti nel restauro, sotto la guida della Veneranda Fabbrica e del Capitolo Metropolitano di Milano, ha intrapreso questa sfida con un approccio multidisciplinare. Luca Quartana, specializzato nel restauro delle parti lignee, Ilaria Mensi, esperta di tessuti, e Anna Rizzi e Franco Blumer, per gli ornati in argento, hanno unito le loro competenze per riportare allo Scurolo la sua antica grandezza.

Un aspetto fondamentale del restauro è stata la pulizia e la conservazione delle superfici metalliche e delle tappezzerie, con particolare attenzione alla rimozione dei depositi superficiali e alla correzione delle ossidazioni. Anche le parti lignee, pesantemente ricoperte da vernici e tarlate, hanno ricevuto un’attenzione particolare, con interventi mirati a preservare la loro integrità strutturale e la bellezza originale.

Il risultato è un ambiente che non solo risplende di nuovo splendore, ma che risuona anche con l’echo della devozione e della storia che lo ha sempre caratterizzato. L’intervento ha ricreato un’atmosfera artistica e autenticamente spirituale, permettendo allo Scurolo di San Carlo Borromeo di continuare a servire come punto di connessione tra il divino e l’umano, in un dialogo silenzioso che attraversa i secoli.

L’illuminazione della cappella, progettata da Pietro Palladino, ha ricevuto un’attenzione particolare, con l’intento di esaltare la bellezza restaurata dello Scurolo e di creare un ambiente accogliente e meditativo per tutti coloro che vi entrano. Ogni dettaglio del restauro è stato curato con la massima precisione, riflettendo una profonda comprensione della importanza storica, culturale e spirituale dello Scurolo di San Carlo Borromeo nel cuore del Duomo di Milano.

Il sostegno istituzionale

Il restauro dello Scurolo di San Carlo Borromeo non sarebbe stato possibile senza l’importante sostegno istituzionale che ha accompagnato l’intero progetto. La Veneranda Fabbrica e il Capitolo Metropolitano di Milano hanno manifestato un forte interesse e dedizione verso il recupero di questo prezioso patrimonio, rendendo l’intervento di restauro una priorità anche in tempi sfavorevoli.

Il progetto ha ricevuto un impulso significativo anche dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla Regione Lombardia, enti che hanno riconosciuto l’importanza di preservare e valorizzare lo Scurolo come parte integrante del tessuto culturale e storico di Milano. Questo sostegno istituzionale ha fornito le risorse necessarie per garantire che gli esperti del restauro potessero operare con le risorse e le competenze necessarie per riportare lo Scurolo al suo antico splendore.

In un periodo in cui molti progetti sono stati messi in pausa o ritardati a causa della pandemia, il desiderio di procedere con il restauro dello Scurolo ha dimostrato una resilienza notevole. Il restauro, infatti, era stato pianificato da tempo ma aveva incontrato ostacoli a causa della situazione sanitaria globale. Tuttavia, superate le sfide poste dalla pandemia, la direzione della Veneranda Fabbrica ha ripreso con fervore i lavori, dimostrando una forte determinazione nel restituire al luogo la sua dignità e bellezza.

La collaborazione tra istituzioni religiose, enti governativi e professionisti del restauro ha evidenziato la capacità di unire le forze per la preservazione del patrimonio culturale. Questo sostegno collettivo non solo ha reso possibile il restauro, ma ha anche rafforzato il legame tra la comunità e il suo patrimonio storico, dimostrando come la cura e la valorizzazione dei luoghi di significato culturale e spirituale siano fondamentali per la vita sociale e religiosa della città.

Sabato 11 novembre 2023 La riapertura al pubblico dello Scurolo

Con i lavori di restauro completati, lo Scurolo di San Carlo Borromeo si è riaperto al pubblico, invitando fedeli e visitatori a riscoprire la sacralità e la bellezza di questo luogo storico nel cuore del Duomo di Milano. La riapertura, prevista per sabato 11 novembre 2023, segna un momento di celebrazione e riflessione, non solo per la comunità religiosa, ma per l’intera città di Milano.

L’accesso allo Scurolo è stato organizzato per permettere sia ai fedeli che ai visitatori di esplorare lo spazio restaurato. Durante le prime ore del mattino, dalle ore 8.00 alle ore 10.00, lo Scurolo è riservato ai fedeli per la preghiera e la meditazione. Successivamente, l’accesso turistico è possibile dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 17.00, e il sabato dalle ore 10.00 alle ore 16.00, permettendo a chiunque sia interessato di scoprire la ricca storia e l’arte che caratterizzano lo Scurolo di San Carlo Borromeo.

La riapertura è accompagnata da una serie di eventi speciali pensati per celebrare il completamento del restauro e per educare il pubblico sull’importanza storica e culturale dello Scurolo. Una conferenza di approfondimento dal titolo “Lo splendore della fede” si terrà il venerdì 10 novembre 2023, offrendo un’analisi dettagliata del processo di restauro e della storia dello Scurolo. Inoltre, una visita guidata speciale è programmata per sabato 11 novembre 2023, permettendo ai partecipanti di esplorare in profondità lo Scurolo e altri spazi solitamente non accessibili del Duomo.

La riapertura dello Scurolo non è solo un’occasione per ammirare il lavoro di restauro completato, ma rappresenta anche un momento di rinnovato apprezzamento per il patrimonio storico e spirituale di Milano. In questo modo, lo Scurolo di San Carlo Borromeo continua a essere un ponte tra il passato e il presente, un luogo dove la storia, l’arte e la fede si incontrano, arricchendo l’esperienza culturale e spirituale della città.

Una celebrazione della resilienza culturale e spirituale di Milano

La riapertura dello Scurolo di San Carlo Borromeo rappresenta una celebrazione della resilienza culturale e spirituale di Milano. In un periodo storico contrassegnato da sfide globali, il restauro e la successiva riapertura dello Scurolo simbolizzano il profondo legame tra la comunità e il suo patrimonio, e la determinazione nel preservare e valorizzare la storia e la tradizione.

L’eccezionale lavoro svolto dai restauratori, unitamente al sostegno istituzionale e alla partecipazione della comunità, ha reso possibile ridare vita a uno spazio che continua a essere fonte di ispirazione e riflessione per molti. Lo Scurolo, con la sua nuova luce, non solo arricchisce il tessuto culturale di Milano, ma offre anche un luogo di quiete e meditazione in un mondo sempre più frenetico.

La riapertura dello Scurolo è un invito a riconoscere e apprezzare il valore del patrimonio culturale e religioso, e un promemoria dell’importanza della conservazione attiva del patrimonio storico. Questo evento, infatti, sottolinea come la cura e l’attenzione verso i luoghi di significato culturale e religioso siano essenziali per nutrire l’identità e la coesione sociale.

Lo Scurolo di San Carlo Borromeo nel Duomo di Milano continua a essere un tesoro che collega passato, presente e futuro, testimoniando la profonda spiritualità e la ricca storia che caratterizzano la città di Milano. L’esperienza del restauro e della riapertura dello Scurolo riflette l’armoniosa interazione tra fede, arte e comunità, delineando un percorso di continuità e rinnovamento nella celebrazione della sacralità e della bellezza.

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Massimo Chioni